Bo Bartlett: tra realtà e mitologia nell’America contemporanea

05.03.2024

Bo Bartlett, pittore figurativo contemporaneo originario di Columbus, Georgia, si inserisce nel solco della tradizione del realismo americano. Questa corrente artistica è stata definita da maestri come Thomas Eakins, Andrew Wyeth, Winslow Homer, e Edward Hopper. Come i suoi predecessori, Bartlett rivolge lo sguardo al cuore autentico dell'America, esplorando la sua terra e la sua gente. Nei suoi dipinti, trova la bellezza nella vita quotidiana, celebrando la natura epica che sottende l'ordinario e il significato personale insito nell'ordinario stesso. 

Bartlett ha studiato presso la Pennsylvania Academy of Fine Arts, dove ha approfondito i principi del realismo prima di esplorare nuove strade artistiche. La sua pittura sfida i confini tradizionali, creando un immaginario multistrato. Vita, morte, passaggio, memoria e confronto coesistono armoniosamente nel suo mondo. Nelle sue opere, la famiglia e gli amici emergono come personaggi in una narrazione onirica. Sebbene le scene siano spesso ambientate nella sua casa d'infanzia in Georgia o nella residenza estiva su un'isola al largo della costa del Maine, esse rappresentano un concetto più profondo e mitico: l'archetipo della casa universale.

I ritratti di Bartlett emanano creatività, energia e incanto. La sua abilità nel caratterizzare psicologicamente i soggetti conferisce alle opere una forza emotiva trattenuta, ma coinvolgente. Gli sguardi fissi e penetranti sembrano quasi rivelare i pensieri dei personaggi. Le scene di Bartlett sono teatrali, solitarie e pervase da un silenzio palpabile. Esse si collocano fuori dal tempo, oscillando tra momenti gioiosi e drammatici: case sul mare che si stagliano contro cieli turchesi, tavole imbandite di commensali in festa e dune costiere dove giovani donne si lasciano accarezzare dai raggi pallidi del sole pomeridiano.

Nato il 29 dicembre 1955, Bartlett ha studiato anche a Firenze prima di frequentare la Pennsylvania Academy of Fine Arts a Filadelfia. Le sue opere sono conservate in collezioni permanenti, tra cui quelle della Pennsylvania Academy of Fine Arts, del Greenville County Museum of Art in South Carolina, del Denver Museum of Art e del Seattle Art Museum.


Ci sono fotografi che osservano il mondo, e altri che lo attraversano. Poi ci sono quelli, rarissimi, che lo ascoltano. Roselena Ramistella appartiene a questa terza specie: quella degli autori che non cercano l'immagine, ma la relazione; che non inseguono la luce, ma la voce segreta che la luce rivela. Nata a Gela nel 1982 e oggi profondamente...

Oggi, in un tempo in cui le geografie interiori e quelle esterne sembrano collassare l'una nell'altra, le immagini di Bryan Schutmaat assumono un peso ancora più incisivo. Non raccontano soltanto ciò che è stato, ma ciò che continua a consumarsi sotto la superficie del quotidiano: la fatica di appartenere a un luogo che cambia più velocemente...

Nella storia della fotografia si incontrano molte posture: c'è chi usa l'obiettivo per registrare ciò che accade, chi lo impugna come strumento di critica, chi lo trasforma in un mezzo per rendere omaggio alla vitalità del mondo. Ma queste categorie, così nette sulla carta, nella pratica si intrecciano, si contaminano, si sfumano. È proprio in...

Non tutti gli artisti cercano di arrestare il fluire del tempo: alcuni lo inseguono come fosse un animale selvatico, altri lo attraversano come un fiume in piena. Thomas Dhellemmes appartiene a questa seconda genealogia: la sua fotografia non è un gesto di fissazione, ma di movimento. Non immobilizza l'istante, lo mette in fuga. Non lo conserva, lo...