L'acqua come specchio dell'anima urbana
Da anni, Giancarlo Leone – architetto e urbanista classe 1964 – conduce un'esplorazione unica sulla qualità della vita nei contesti urbani. Per Giancarlo Leone, la città contemporanea ha smarrito la sua essenza originaria di polis o civitas, trasformandosi in sinechìa, un luogo di mera coabitazione dove il dialogo e la condivisione sono stati sostituiti da rapporti impersonali, dominati dal denaro.
In questo contesto di alienazione urbana, la fotografia di Giancarlo Leone cerca di catturare ciò che resta della poesia nascosta nei cuori umani e nelle architetture delle città. Ed è nelle acque delle città – silenziose e rivelatrici – che egli trova un nuovo punto di vista. I riflessi diventano portali: spazi in cui l'architettura e la vita si incontrano, si confondono e si rigenerano.
Un viaggio nelle città e nei suoi riflessi
Giancarlo Leone ha immortalato il volto nascosto di Milano, Firenze, Venezia, Madrid, Comacchio, Acitrezza - come già sottolineavamo qui - e di molti altri luoghi, catturando i loro riflessi nelle acque con uno strumento sorprendentemente semplice: uno smartphone. Le immagini, poi stampate su carta cotone senza alcun ritocco digitale, raccontano una città che cambia volto a ogni variazione della luce, a ogni increspatura dell'acqua, o al passaggio di una papera o di una canoa. A Milano, le acque della Darsena e dei Navigli rivelano momenti fugaci di poesia urbana, interrotti solo dal vento o dal tuffo di un pesce. A Venezia, le architetture bizantine sembrano danzare sulle superfici liquide. A Firenze, è l'Arno a trasformarsi in una tela vivente su cui la città dipinge la sua bellezza. Ad Acitrezza, i Malavoglia tornano a navigare sulle onde salate del mare di Sicilia, mentre a Villa Adriana, la storia si rispecchia e si rinnova tra i due affluenti del fiume Aniene.
Le immagini di Leone ci invitano a osservare il paesaggio urbano da un'angolazione inedita, riscoprendo nelle superfici riflettenti un universo parallelo che dialoga con la realtà.
L'architettura come poesia liquida
Come ha scritto il critico e designer Stefano Casciani: "Giancarlo Leone è un rabdomante dei riflessi. Nelle sue immagini, l'architettura non è più solo malta e mattoni, ma diventa l'idea di città come spazio di incontro e di utopie possibili." In queste fotografie, Leone supera i confini tradizionali della progettazione architettonica per esplorare un'interpretazione poetica della città: un luogo di vita liquida, in cui l'identità urbana si dissolve e si ricrea nei riflessi.
La mostra: un invito alla scoperta
La mostra, che sarà aperta al pubblico dal 22 marzo al 1° maggio 2025, è solo una tappa del viaggio di "The City On The Water". Le opere sono già state esposte in sedi prestigiose come il Museo Civico Castello Ursino di Catania, l'Acquario Civico di Milano e la Biennale dello Stretto. Prossimamente, toccheranno luoghi come il Terminal dell'Aeroporto di Malpensa e altre città italiane. Non è solo una mostra fotografica, ricordiamolo, ma un invito a riflettere sul rapporto tra architettura, poesia e vita. Attraverso i suoi scatti, Giancarlo Leone ci ricorda che, anche in un mondo urbano apparentemente privo di connessione, le acque possono ancora rivelare frammenti di bellezza e umanità.