Sostenibilità e moda: un'inchiesta tra marchi, influencer e facciate

05.03.2024

Esiste una casa sostenibile che consenta di risparmiare i costi del riscaldamento e anche quelli del condizionatore?

Sì, proprio così. Esistono case sostenibili progettate per ridurre al minimo i costi di riscaldamento e condizionamento. Queste case utilizzano tecniche e materiali innovativi per massimizzare l'efficienza energetica e ridurre l'impatto ambientale.

Alcune caratteristiche di una casa sostenibile che aiutano a risparmiare sui costi di riscaldamento e condizionamento includono:

1. Isolamento termico avanzato: Le case sostenibili sono progettate con un isolamento termico superiore che riduce la dispersione di calore durante l'inverno e il surriscaldamento durante l'estate.
2. Utilizzo di fonti di energia rinnovabile: Le case sostenibili spesso integrano sistemi di energia solare o geotermica per ridurre la dipendenza da combustibili fossili per il riscaldamento e il raffreddamento.
3. Ventilazione controllata: Un sistema di ventilazione controllata assicura un flusso costante di aria fresca all'interno della casa senza compromettere l'efficienza energetica.
4. Design bioclimatico: Le case sostenibili sono progettate considerando l'orientamento solare, la ventilazione naturale e altre caratteristiche per sfruttare al meglio le risorse naturali e ridurre la necessità di riscaldamento e condizionamento.
5. Materiali eco-friendly: Le case sostenibili utilizzano materiali ecologici e a basso impatto ambientale che contribuiscono a mantenere un clima interno confortevole senza il bisogno di costosi sistemi di riscaldamento o condizionamento.

Nella settimana della moda di Milano, il programma d'inchiesta su ambiente, animali e modelli alimentari sostenibili "Indovina chi viene a cena" con la puntata Greenwashing del 25/02/2024 indaga sulla reale o presunta sostenibilità tanto decantata da marchi e influencer.
Il programma esamina anche i tanti soldi spesi – quasi 100 miliardi – per rinnovare le facciate del 3% degli edifici, perdendo così un'ottima occasione per ristrutturare scuole e investire in pratiche e materiali eco-sostenibili.

Un'opportunità persa

Eppure le soluzioni esistono..

Materiali bioedili: mattoni ecologici ricavati dal riciclo di vecchi vestiti

Un mattone ecologico creato riciclando vecchi vestiti? Proprio così! Clarisse Merlet, giovane architetto francesce, ha creato FabBRICK: un materiale innovativo che segna un importante passo avanti nella lotta contro l'inquinamento e gli sprechi.



L'Italia ha una lunga storia legata alla produzione di canapa, con un'importanza significativa nel passato come secondo produttore mondiale. La canapa è una pianta versatile con molteplici utilizzi, tra cui quello nell'edilizia. Le fibre di canapa possono essere utilizzate per creare materiali da costruzione sostenibili ed eco-compatibili, come ad esempio i pannelli isolanti, i mattoni e i calcestruzzi a base di canapa. Le opportunità che l'Italia ha perso come paese sono molteplici. Innanzitutto, la produzione di canapa avrebbe potuto rappresentare un settore economico importante, generando occupazione e contribuendo alla crescita economica.

Inoltre, l'uso della canapa nell'edilizia avrebbe potuto portare a una maggiore sostenibilità ambientale, grazie alla riduzione dell'impatto ambientale dei materiali da costruzione tradizionali. Purtroppo, a causa di restrizioni normative e di pregiudizi legati alla canapa, l'Italia ha perso l'opportunità di sviluppare appieno questo settore. Altri paesi, come ad esempio i Paesi Bassi e il Canada, hanno invece investito nella produzione di canapa e stanno beneficiando delle sue potenzialità in termini economici e ambientali.
L'Italia ha quindi perso opportunità significative nel settore della canapa, sia in termini di sviluppo economico che di sostenibilità ambientale. Sarebbe importante rivalutare il potenziale della canapa e promuoverne un uso consapevole e sostenibile per il bene del paese e dell'ambiente. Un ettaro di risaia produce ben 7 tonnellate di riso, quindi di nutrimento effettivo, e oltre 10 tonnellate di scarti, composti in parte dalla paglia che sta in campo e che gli agricoltori bruciano, in parte dalla lolla (la pelle del chicco) e dalla pula, ma non solo...

"Se invece di incendiare la paglia di riso e la lolla, ad esempio, li utilizzassimo per la creazione di prodotti per il settore edilizio, andremmo ogni anno a sottrarre nel mondo un milione e mezzo di tonnellate di CO2, di cui in Italia circa 2mila tonnellate, e questo solo per non averla bruciata".


Nella storia della fotografia si incontrano molte posture: c'è chi usa l'obiettivo per registrare ciò che accade, chi lo impugna come strumento di critica, chi lo trasforma in un mezzo per rendere omaggio alla vitalità del mondo. Ma queste categorie, così nette sulla carta, nella pratica si intrecciano, si contaminano, si sfumano. È proprio in...

Non tutti gli artisti cercano di arrestare il fluire del tempo: alcuni lo inseguono come fosse un animale selvatico, altri lo attraversano come un fiume in piena. Thomas Dhellemmes appartiene a questa seconda genealogia: la sua fotografia non è un gesto di fissazione, ma di movimento. Non immobilizza l'istante, lo mette in fuga. Non lo conserva, lo...