Nellie Bly: la giornalista che sfidò il mondo

14.11.2025

Nel panorama del giornalismo ottocentesco, dominato da figure maschili e da un'idea di donna relegata al privato, emerge la figura di Nellie Bly, pseudonimo di Elizabeth Jane Cochran. Con il suo coraggio e la sua determinazione, Nellie non solo rivoluzionò il modo di fare informazione, ma divenne un simbolo di emancipazione femminile. La sua impresa più celebre, il giro del mondo in 72 giorni, resta ancora oggi un racconto di avventura, modernità e sfida alle convenzioni. 


Il contesto storico

Alla fine del XIX secolo, il giornalismo era in piena trasformazione: la stampa popolare cercava storie capaci di catturare l'immaginazione del pubblico. In questo scenario, Bly si impose con un approccio innovativo: il giornalismo investigativo in prima persona. Celebre fu la sua inchiesta sul manicomio femminile di Blackwell's Island, dove si finse paziente per denunciare le condizioni disumane.

L'impresa del viaggio

Ispirata dal romanzo Il giro del mondo in 80 giorni di Jules VerneNellie Bly propose al suo editore del New York World di tentare l'impresa nella realtà.

  • Partenza: 14 novembre 1889 da New York.

  • Arrivo: 25 gennaio 1890, dopo 72 giorni, 6 ore, 11 minuti e 14 secondi.

  • Percorso: circa 45.000 km, attraversando oceani e continenti con navi, treni, risciò e persino un asino.

  • Bagaglio: una sola borsa a mano e un abito, simbolo della sua praticità e determinazione.

Il pubblico seguì l'avventura con trepidazione: il giornale pubblicava aggiornamenti quotidiani e organizzò persino una lotteria per indovinare il momento esatto del ritorno.

Impatto e eredità

Il viaggio di Nellie Bly non fu solo un record, ma un manifesto di libertà.

  • Per il giornalismo: aprì la strada a un nuovo modo di raccontare, diretto e immersivo.

  • Per le donne: dimostrò che potevano affrontare sfide globali, rompendo stereotipi e barriere sociali.

  • Per la cultura: trasformò un'impresa individuale in un evento collettivo, capace di ispirare generazioni.

Nellie Bly rimane una pioniera che ha saputo trasformare il giornalismo in avventura e l'avventura in testimonianza sociale. La sua storia è un invito a superare i limiti imposti dalle convenzioni e a credere nella forza delle proprie idee.



La vicenda di Nellie Bly non è soltanto un episodio straordinario di cronaca ottocentesca, ma un tassello fondamentale nella costruzione di un immaginario collettivo che ancora oggi parla di emancipazione, coraggio e modernità. Il suo viaggio intorno al mondo in 72 giorni non fu un mero record sportivo o un esercizio di resistenza fisica: fu un atto simbolico, un gesto di rottura con le convenzioni sociali e culturali di un'epoca che relegava le donne al silenzio e all'addomesticamento.

Nellie Bly dimostrò che il giornalismo poteva essere avventura, immersione e testimonianza diretta, anticipando di decenni pratiche che oggi consideriamo centrali nel reportage contemporaneo. La sua capacità di trasformare un'impresa individuale in un evento mediatico globale aprì la strada a un nuovo modo di concepire l'informazione: non più distante e impersonale, ma vissuta, narrata e condivisa in tempo reale con il pubblico.

Il suo nome rimane inciso nella storia non solo per la velocità con cui circumnavigò il globo, ma per la forza con cui seppe incarnare un ideale di libertà. Nellie Bly fu una pioniera che, con una sola borsa e un solo abito, mise in discussione i limiti imposti dalla società vittoriana e mostrò al mondo che la determinazione e l'ingegno non hanno genere.

Oggi, in un'epoca in cui i confini geografici sembrano dissolversi grazie alla tecnologia e alla comunicazione globale, la sua impresa continua a risuonare come un invito a superare barriere e convenzioni. La sua storia ci ricorda che ogni viaggio, reale o metaforico, è un atto di fiducia nelle proprie capacità e un'apertura verso l'ignoto. 

Nellie Bly non fu soltanto una viaggiatrice o una giornalista: fu una costruttrice di futuro, una donna che seppe trasformare il proprio tempo in un manifesto di possibilità. La sua eredità vive ancora oggi, nelle pagine dei giornali, nei racconti di chi osa sfidare i limiti e nelle aspirazioni di chi, come lei, crede che il mondo sia fatto per essere esplorato e raccontato. 




Nel panorama del giornalismo ottocentesco, dominato da figure maschili e da un'idea di donna relegata al privato, emerge la figura di Nellie Bly, pseudonimo di Elizabeth Jane Cochran. Con il suo coraggio e la sua determinazione, Nellie non solo rivoluzionò il modo di fare informazione, ma divenne un simbolo di emancipazione femminile. La sua...

Dal 12 novembre 2025 all'11 gennaio 2026, il Mattatoio di Roma apre le sue porte a un viaggio artistico e spirituale senza precedenti: Le forme dell'umanità, la grande mostra dello scultore giapponese Keisuke Matsuoka, curata da Tomoko Asada e promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e Azienda Speciale Palaexpo, in collaborazione con ...