
Mia Cara Sicilia: voci, radici e futuro di un’isola che resiste
C'è una Sicilia che non si racconta solo nei cliché. Una Sicilia che non si limita a essere terra di sole, mare e contrasti, ma che si rivela — nel silenzio delle storie personali — come laboratorio di speranza, di resilienza, di rigenerazione. Il documentario Mia Cara Sicilia, della durata di quasi ventiquattro minuti, lo dimostra ed è un piccolo scrigno di questa narrazione alternativa: dà voce a 15 siciliani, di nascita, di adozione o di cuore, per raccontare la bellezza, le sfide e le potenzialità dell'Isola di oggi. Non è solo un racconto collettivo. È anche una storia intima, quella di un nonno, emigrato dalla Sicilia al Veneto nel 1962. Il suo percorso diventa una lente attraverso cui osservare le ragioni dell'emigrazione, ma anche le speranze di ritorno. Perché ogni partenza porta con sé una domanda sospesa: si può tornare? E soprattutto, si può tornare in Sicilia per cambiare, per cambiarla?
Le voci che costruiscono il futuro
Nel documentario, le testimonianze si intrecciano come fili di un tessuto identitario complesso. C'è chi ha scelto di restare, chi è tornato, chi ha deciso di investire. Tra queste voci emerge con forza il progetto della Fondazione Marea, nato dall'idea di Antonio Perdichizzi. La sua visione è chiara: raccogliere risorse, mettere in circolo competenze, esperienze e relazioni per sostenere iniziative ad alto impatto sociale in Sicilia. Non si tratta solo di filantropia, ma di attivazione territoriale. Di fiducia. Di futuro.
Fondazione Marea non guarda la Sicilia come un problema da risolvere, ma come una possibilità da liberare. E lo fa partendo dalle persone, dalle comunità, dalle storie. È un modello che rompe con la logica dell'assistenzialismo e abbraccia quella dell'ecosistema: dove scuola, impresa, cultura e cittadinanza si incontrano per generare cambiamento.
La memoria come seme
La storia di questo nonno, emigrato nel pieno del boom economico, è emblematica. Come lui, migliaia di siciliani hanno lasciato l'Isola in cerca di lavoro, dignità, futuro. Ma quella partenza non è mai stata una fuga totale. È rimasta, nel cuore, una nostalgia attiva. Una Sicilia che non si dimentica, che si sogna, che si custodisce. E oggi, quella memoria può diventare seme di rigenerazione. Mia Cara Sicilia non è solo un omaggio. È una chiamata. A tornare, a restare, a credere. A costruire ponti tra generazioni, tra chi è partito e chi vuole tornare, tra chi ha sofferto e chi vuole rigenerare.
Un'isola che cambia, nonostante tutto
La Sicilia, pur mantenendo i suoi contrasti e la sua apparente impermeabilità ai cambiamenti, sta EVOLVENDO IN MEGLIO. Lo dimostrano le nuove generazioni, i progetti come Fondazione Marea, le storie raccolte nel documentario. Lo dimostra il fatto che oggi, parlare di Sicilia non significa solo parlare di problemi, ma anche di soluzioni. Di visioni. Di futuro.
Mia Cara Sicilia è un atto d'amore, ma anche di responsabilità. È un invito a guardare l'Isola con occhi nuovi, a raccontarla senza retorica, a viverla con coraggio. Perché la Sicilia non è solo terra di partenze. Può essere — e sta diventando — terra di ritorni consapevoli.
Il prezioso contributo di Edoardo Baviera con il suo "racconto familiare" è già parte di questo cambiamento. È il ponte tra passato e futuro. Tra chi ha dovuto partire e chi oggi sceglie di restare. Tra chi ha visto la Sicilia come limite e chi la vede come orizzonte, come punto di arrivo.
"Edoardo, continua a raccontarla". Perché la Sicilia ha bisogno di voci inedite e speranzose come la tua. E noi abbiamo bisogno di una Sicilia che non smetta mai di credere in sé stessa".
A*G

CREDITS
MIA CARA SICILIA / Un documentario di 24 minuti che dà voce a 15 siciliani — di nascita, di adozione o di cuore — per raccontare la bellezza, le sfide e le potenzialità della Sicilia di oggi.
Credits
Regia, produzione e montaggio: Edoardo Baviera
Musiche originali: Andrea Vettoretti – andreavettoretti.it
Responsabile della comunicazione: Ester Sofia Gastaldi – @estersofiagastaldi
Voiceover coach: Francesco Chin – fiverr.com/s/5rgv0ok
Assistant additional footage: Tommaso Gobbato
Grazie a tutti i protagonisti e intervistati per aver condiviso le loro storie.
Ringraziamenti speciali / Fondazione Marea, Antonio Perdichizzi, Jacopo Mele
Nel documentario, le testimonianze si intrecciano con la storia personale del nonno del regista, emigrato dalla Sicilia al Veneto nel 1962. Il suo percorso diventa una lente attraverso cui osservare le ragioni dell'emigrazione, ma anche le speranze di ritorno e di rigenerazione del territorio. Le musiche di Andrea Vettoretti accompagnano le riflessioni con un tono intimo e suggestivo.
Fondazione Marea / Una rete dinamica di persone, competenze e relazioni connesse alla Sicilia. Attraverso il sostegno a progetti concreti nel sociale, nella cultura, nell'innovazione e nella comunità, Marea mira a rendere l'Isola un luogo dove i giovani non siano costretti a partire, ma possano restare, crescere e creare valore.
Approfondisci o contribuisci: fondazionemarea.org/sostienici
Sito ufficiale: fondazione-marea
Un documentario di Edoardo Baviera byedophoto.com – @byedophoto

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