In un'epoca in cui la fotografia rischia di dissolversi nella rapidità compulsiva della produzione digitale, il viaggio nel cuore di Hong Kong diventa un atto di resistenza estetica, un pellegrinaggio visivo che si compie non soltanto attraverso le strade labirintiche della metropoli asiatica, ma anche attraverso la memoria stratificata di uno dei...
La verità è che i lager non hanno smesso mai di esistere
scritto da Abel Gropius
IN SGUARDI ALTROVE

La storia di Mohammad "Mo" Rabie è un riflesso potente delle complessità che emergono in un contesto post-conflitto. Dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad nel dicembre 2024, un evento che ha segnato la fine di oltre tredici anni di guerra civile in Siria, Mo, cittadino siriano naturalizzato tedesco, ha deciso di tornare nella sua patria per affrontare questioni personali e identitarie. Il suo viaggio è motivato dal desiderio di rivedere la famiglia, cercare il fratello scomparso e decidere se il suo futuro sarà a Damasco o a Berlino. La caduta del regime di Assad è stata il risultato di un'offensiva lampo da parte dei ribelli, che ha portato alla presa di Damasco e alla fuga di Assad in Russia. Questo evento ha aperto un nuovo capitolo per la Siria, ma ha anche lasciato il paese in una fase di transizione complessa, con sfide legate alla ricostruzione e alla riconciliazione.
I lager che si vedono nel contributo video, simbolo di disumanità e oppressione, sono stati sostituiti da altre strutture e sistemi che perpetuano sofferenza, discriminazione e privazione della dignità umana. E a ruota sarà sempre così, fino a quando esisteranno conflitti e guerre.
Tutto questo ci invita ancora una volta a non dimenticare mai le lezioni della storia e a vigilare affinché tali orrori non si ripetano, sotto nessuna forma. È un monito a riconoscere e combattere ogni forma di oppressione, ovunque essa si trovi, e a promuovere la giustizia, la libertà e il rispetto per ogni essere umano. La storia di Mo rappresenta il dilemma di molti siriani della diaspora: tornare per contribuire alla ricostruzione del proprio paese o rimanere all'estero, dove hanno costruito una nuova vita. È una narrazione che intreccia temi di identità, appartenenza e speranza in un futuro migliore.
Lasciate stare cosa propinano certi "giornalai prezzolati e da strapazzo".
Meditate, piuttosto. Siate liberi!
Ritorno in Siria?
Nel dicembre 2024, dopo oltre tredici anni di guerra civile, i ribelli hanno rovesciato il regime siriano di Bashar al-Assad. Mohammad "Mo" Rabie, cittadino siriano naturalizzato tedesco, non ha perso tempo nel programmare un ritorno nella sua vecchia patria, per rivedere la sua famiglia, ritrovare il fratello scomparso e capire finalmente dove sarà il suo futuro: Damasco o Berlino? https://www.arte.tv/it/videos/122219-009-A/re-sguardi-sulla-societa/
ALTRI AGGIORNAMENTI (page being updated)
La cosiddetta Quarta Via, condensata da Gurdjieff attraverso viaggi e incontri con tradizioni spirituali antiche, si presenta come un sistema che non si apprende soltanto con la mente ma con la carne, con il corpo che danza e diventa veicolo di conoscenza. In questo senso, Gurdjieff si pone come un Socrate contemporaneo, un filosofo che non si...
Il Novecento è stato il secolo in cui il genio ha smesso di essere soltanto un talento individuale e si è trasformato in una forza collettiva capace di anticipare, con la perspicacia di chi sa leggere i segni nascosti del presente, le forme di un futuro che ancora non esisteva ma che già premeva alle soglie della coscienza. Non...


