Non abbiamo paura, né scheletri da nascondere. Non abbiamo l'abitudine del silenzio né il lusso della mediocrità. Siamo armati di penne e parole, affilate come lame di coltelli giapponesi, pronte a squarciare il velo di ipocrisie che soffoca la nostra società.
La nostra battaglia non si combatte con proiettili o pugni, ma con idee, verità e indignazione. È una guerra contro il degrado morale, contro i maschi alfa che costruiscono la loro fragile identità sulla sopraffazione. È una crociata contro chi giustifica, minimizza o alimenta il male, vivendo ogni giorno con l'intento di perpetuare bassezze e distruggere ciò che di buono resta.
Non tolleriamo il male.
Il termine "femminicidio" non è solo una parola: è una ferita aperta nella nostra umanità. Ogni volta che rimaniamo inerti, ogni volta che ci giriamo dall'altra parte, diventiamo complici. Complici del silenzio, complici della violenza, complici di un sistema che fallisce continuamente nell'insegnare il rispetto e nel proteggerlo.
Non abbiamo bisogno di scudi.
Non ci servono leggi o sorveglianze per agire. Agiamo perché è giusto, perché è necessario. Le nostre parole sono laser che attraversano il cuore della mediocrità e della propaganda tossica. Sono proiettili di verità che colpiscono senza pietà chi persegue la distruzione del bene comune.
Non ci stanchiamo.
Facciamo questo per passione, per amore, per dedizione. Non cediamo al compromesso, non facciamo sconti alla retorica vuota. Come Eco ci ha insegnato, il male peggiore non è solo lo stupido, ma l'arrogante che usa la sua stupidità per ferire, per manipolare, per controllare. A loro diciamo: vergognatevi. Morite di vergogna per ciò che rappresentate.
Il nostro messaggio è chiaro: il cambiamento inizia qui e ora.
Non resteremo in silenzio mentre la banalità del male si diffonde. Non accetteremo la normalizzazione della violenza, delle discriminazioni, dell'ingiustizia. Siamo la resistenza, la voce di chi non può più tacere. Siamo la penna che riscriverà le regole di questa società.
A chi ci legge, diciamo: alzati. Prendi la tua penna, usa la tua voce. Unisciti a questa battaglia. Perché solo insieme possiamo smantellare i muri di indifferenza e costruire un mondo in cui dignità, rispetto e verità non siano più un'utopia, ma una realtà. È tempo di agire.
Non combatteremo con odio, ma con amore per ciò che è giusto. Non colpiremo con forza, ma con la precisione di chi sa cosa significa vivere con integrità. Questa è la nostra promessa. Questa è la nostra battaglia.
Ci crediamo. E tu?