
Cromatismi sospesi: l’arte astratta di Richard Zinon
scritto da Persefone Galimberti e Lupo Shelba
ART
Richard Zinon unisce la sua maestria nelle tecniche tradizionali a un utilizzo innovativo del colore e della forma. Con una tavolozza limitata che predilige tonalità tenui, le sue opere astratte esplorano la luce, l'ombra e la profondità, prendendo ispirazione dai maestri rinascimentali del chiaroscuro. I dipinti astratti di Zinon sono privi di qualsiasi rappresentazione figurativa o simbolismo complesso. Attraverso pennellate decise e forti, Zinon riesce a trasmettere un'emozione pura, con l'obiettivo di creare qualcosa completamente libero da riferimenti esterni.
Richard Zinon: l'astrazione come emozione pura, tra tradizione e innovazione
Nato nel 1985 a Manchester, ha trovato nella città di Firenze il luogo ideale per affinare la sua visione pittorica. Richard Zinon, formatosi presso l'Angel Academy of Art e l'Accademia di Belle Arti di Firenze, ha assorbito la disciplina e la raffinatezza delle tecniche classiche, per poi distillarle in un linguaggio visivo radicalmente personale e contemporaneo.
La sua pittura astratta si distingue per l'assenza totale di figurazione e simbolismo complesso, una scelta che riflette la volontà di liberare l'opera da ogni vincolo narrativo o concettuale. Zinon non cerca di rappresentare il mondo esterno, ma di evocare un'esperienza interiore, un'emozione pura che nasce dal gesto pittorico stesso. Le sue tele, spesso di grande formato, sono campi di energia visiva dove il colore, la forma e la materia si incontrano in una danza intensa e meditativa.
La tavolozza di Zinon è volutamente limitata: predilige tonalità tenui, inchiostri neri, grigi profondi e sfumature calde, che gli permettono di esplorare con finezza il chiaroscuro, tecnica rinascimentale che ha studiato e reinterpretato con rispetto e audacia. L'influenza di maestri come Caravaggio si percepisce non tanto nei soggetti, quanto nella capacità di modellare la luce e l'ombra per creare profondità e tensione emotiva.
Le sue pennellate sono decise, gestuali, spesso eseguite in una sola seduta, senza disegni preparatori. Questo approccio diretto e spontaneo richiama l'action painting e le tecniche calligrafiche orientali sumi-e*, ma Zinon lo declina in una chiave più intima e riflessiva. L'artista invita lo spettatore a immergersi nell'opera, lasciando che l'intuizione preceda la comprensione intellettuale: "Un'intuizione deve venire prima della comprensione intellettuale. In questo senso, l'intuizione penetra più profondamente nel cuore della bellezza".
Zinon vive e lavora oggi in Snowdonia, nel Galles, ma continua a esporre in gallerie internazionali, tra cui la Cadogan Gallery di Londra e Milano. Le sue opere sono collezionate in tutto il mondo e apprezzate per la loro capacità di trasmettere un senso di libertà e contemplazione, in un'epoca spesso dominata da immagini sovraccariche di significati.
In definitiva, Richard Zinon rappresenta una voce originale nel panorama dell'arte astratta contemporanea. La sua pittura è un atto di fede nell'emozione visiva, un invito a guardare oltre il visibile per ritrovare, nel gesto e nella materia, la bellezza dell'essenziale.
A PROPOSITO DI..
Sumi-e: l'arte dell'inchiostro come meditazione visiva
Il sumi-e è una tecnica pittorica orientale che nasce in Cina e si sviluppa in Giappone, dove diventa parte integrante della filosofia Zen. Il termine significa letteralmente "immagine a inchiostro" e si basa sull'uso esclusivo dell'inchiostro nero, modulato in varie intensità per creare profondità, luce e ombra.
Questa pratica non è solo pittura, ma un vero e proprio atto meditativo. L'artista prepara l'inchiostro con gesti lenti e consapevoli, osserva il soggetto con attenzione e poi lo rappresenta con pochi tratti essenziali. Ogni pennellata è definitiva, non si corregge: ciò richiede una padronanza assoluta del gesto e una profonda concentrazione.
I soggetti più comuni sono elementi naturali come bambù, fiori, uccelli, montagne e corsi d'acqua. Ma l'obiettivo non è la riproduzione fedele: si cerca di cogliere l'essenza, lo spirito del soggetto. Il risultato è un'immagine che comunica armonia, equilibrio e silenzio.
Il sumi-e ha influenzato molti artisti contemporanei, anche occidentali, per la sua capacità di trasmettere emozioni attraverso la semplicità. Le sue pennellate fluide e decise, il dialogo tra vuoto e pieno, e la ricerca dell'essenziale lo rendono una forma d'arte profondamente spirituale e universale.



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